Relazione annuale 2022

L’organizzazione di volontariato penitenziario “Il Granello di Senape O.d.V.”, in ottemperanza ai propri fini statutari, propone, ormai da più di 25 anni, una serie di iniziative all’interno e all’esterno degli Istituti Penitenziari Veneziani. Tali attività sono rivolte alla popolazione detenuta, ma si pongono anche l’obiettivo di favorire la conoscenza nel territorio della realtà penitenziaria e di consolidare il rapporto tra la città e il carcere favorendo il reinserimento sociale delle persone ristrette.

L’associazione è iscritta all’Albo Regionale delle Associazioni di Volontariato, al Registro Nazionale R.U.N.T.S, alla Piattaforma delle Associazioni del Comune di Venezia, al Centro Servizi per il Volontariato della Città Metropolitana di Venezia, alla Conferenza Regionale Volontariato e Giustizia e opera in collaborazione con gli Istituti Penitenziari di Venezia, con UIEPE, con Enti Locali, Cooperative Sociali e altre Associazioni di Volontariato.

Si è rafforzato anche l’impegno nella Vetrina del Volontariato e della Solidarietà grazie alla presenza della vicepresidente Annamaria Da Sois, che fa parte del Direttivo costituito da lei stessa, Francesca Corso (associazione “Panchina Calda”) e Gianna Masi (associazione “Amici di Casa Famiglia”).

 

LE ATTIVITÀ NELLA CASA CIRCONDARIALE DI S. MARIA MAGGIORE

Nel corso del 2022, le attività dell’associazione all’interno del carcere sono state più continue, grazie alla diminuzione della pressione della pandemia, anche se ancora con qualche limitazione soprattutto nella prima parte dell’anno

La Biblioteca

Dall’inizio dell’anno l’associazione ha continuato a garantire l’apertura regolare della biblioteca con funzione di consultazione e prestito, articolata in 4 pomeriggi alla settimana, con la presenza costante di due volontarie per facilitare sia il dialogo con i ristretti, sia il controllo delle varie fasi del prestito ecc. Inoltre, i detenuti hanno potuto usufruire del prestito dalla Biblioteca Civica di Mestre per i testi non reperibili nella biblioteca, mentre è stata sospesa e mai riproposta la fornitura di quotidiani in lingua straniera (inglese, spagnola, francese, tedesca) donati dalla Biblioteca della Fondazione Querini Stampalia. Infatti dopo il lock down la Biblioteca stessa ha chiuso l’emeroteca e il prestito ai suoi lettori.

Comunque, i rapporti con la Biblioteca Querini Stampalia sono rimasti molto collaborativi e quindi abbiamo mantenuto l’impegno di “adottare” una rivista donando un abbonamento; abbiamo confermato la scelta di “Giustizia e minori” la più vicina ai nostri temi tra i titoli proposti.

Abbiamo anche partecipato come partner del Comune di Venezia a un bando nazionale “Città che legge” per avviare un progetto di educazione alla lettura.

Inoltre l’associazione, grazie al crowd funding ottenuto con la partecipazione al Charity Program della Venicemarathon 2021, ha provveduto all’acquisto di nuove opere in lingua italiana e dizionari di lingue anche poco conosciute per permettere ai detenuti immigrati di meglio comunicare con gli operatori e i compagni.

Per fare acquisti attenti si è proceduto ad un inventario del posseduto librario, per verificare tutti i titoli non resi e ormai irrecuperabili perché i ristretti sono usciti dal carcere e per eliminare i testi logori o ormai obsoleti. Una serie di volumi recuperabili invece è stata rimessa in ordine da un volontario. Questa attività ha anche consentito di riordinare gli scaffali e rivedere la collocazione dei vari volumi. Facendo questo abbiamo constatato ancora una volta come lo spazio della biblioteca sia troppo piccolo per una adeguata sistemazione dei libri e per tutto quello che vorremmo realizzare.

 

Progetti

A gennaio l’associazione ha vinto un bando della Regione Veneto con un finanziamento di 8.000€ circa per la seconda edizione del progetto, intitolato “Vivere e convivere. Prevenzione e soluzione dei conflitti interculturali in carcere, anno 2^” che prevedeva 7 laboratori/moduli gestiti da diversi esperti, non volontari. 

Il progetto è iniziato il 1° giugno in quanto nei mesi di gennaio – maggio abbiamo concluso la prima edizione del progetto che aveva subito molti ritardi a causa delle chiusure per pandemia, e si concluderà il 31 maggio 2023.

Entro il 31 dicembre 2022 sono stati realizzati 18 incontri a cadenza settimanale, di 3 ore circa, articolati in 3 moduli indipendenti, ciascuno di 6 incontri e un modulo di 4 incontri di cineforum.

Il numero di partecipanti è stato concordato con la Direzione, in un primo momento tale numero era ridotto a causa delle misure anti covid19, dopo l’estate i ristretti autorizzati sono stati molto più numerosi  

 

I 3 moduli in forma di laboratorio riguardavano

Modulo 1 LAB. DI SCRITTURA CREATIVA

Un giornalista professionista, Massimiliano Cortivo, ha condotto il laboratorio, offrendo stimoli e suggerimenti anche attraverso la lettura e l’analisi di testi specifici utilizzando soprattutto un metodo induttivo che ha portato i ristretti alla scoperta del mondo della scrittura e di conseguenza a produrre testi scritti personali.

 

Modulo 2 LAB. DI COMUNICAZIONE INTERCULTURALE

Grazie alla convenzione con il Laboratorio di Comunicazione Interculturale dell’Università Ca’ Foscari, ci si è avvalsi delle prestazioni di due docenti dello stesso, Fabio Caon e Annalisa Brichese che hanno condotto i laboratori in compresenza, utilizzando un metodo induttivo, cioè facendo scoprire ai ristretti i molti problemi della comunicazione tra persone di diverse culture, attraverso filmati, immagini, racconti

 

Modulo 3 LAB. DI EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’                         

Una avvocata civilista, Chiara Santi, ha condotto un percorso di educazione alla legalità insistendo sul tema dei doveri e dei diritti di tutti e di ciascuno. Ad ogni incontro ha partecipato “un testimone”, un ex magistrato, una sindacalista, ecc.

A questi incontri è stato affiancato un Cineforum sullo stesso tema condotto da una esperta di cinema, Neda Furlan.

IN TOTALE I RISTRETTI coinvolti sono stati 60, in media una ventina per modulo.

 

Oltre agli esperti è sempre stata presente almeno una volontaria dell’associazione con funzione di tutor.

Durante lo svolgimento di ciascun modulo sono state registrate le presenze dei singoli ristretti in un foglio firma

Inoltre alla fine di ogni modulo è stato consegnato a ciascun detenuto un attestato di partecipazione e si è riservato un momento di valutazione del lavoro svolto attraverso una conversazione condivisa.

Dagli incontri con Massimiliano Cortivo nel Laboratorio di scrittura creativa è emerso l’interesse per la lettura del giornale. A latere quindi si è proposto un progetto dal titolo “Una Finestra sul Mondo Leggiamo insieme i quotidiani” il sabato mattina due volte al mese. Il progetto ha riscosso molto successo tra i ristretti e continua anche nel corso del 2023.

Anche nel 2022 abbiamo partecipato all’iniziativa “Maratona di lettura: il Veneto legge” organizzata dalla Regione Veneto venerdì 30 settembre. Un piccolo gruppo di ristretti, dopo alcuni incontri di preparazione, ha letto insieme all’esperto e alle volontarie alcune pagine di poesia, di cui erano in parte anche autori.

Ad aprile con lo scopo di far sentire più vicini i ristretti di fede islamica e quelli di fede cristiana, con il sostegno della Comunità Islamica di Venezia e provincia, in occasione dell’inizio del Ramadan concomitante con la Pasqua cattolica abbiamo consegnato a ciascun ristretto una confezione di datteri e una confezione di ovetti di cioccolato, da consumare secondo i loro riti.

A dicembre, per le festività natalizie, anche grazie a un finanziamento di Coop Alleanza 3.0, e a un dono dell’Antica Drogheria Caberlotto abbiamo organizzato la consegna a ciascun ristretto di un piccolo pacco dono contenente prodotti alimentari e un calendario personale multireligioso che segnalava le grandi festività delle tre religioni monoteiste e alcune feste civili Italiane; inoltre abbiamo collaborato insieme alle altre realtà di volontariato ad organizzare un pranzo natalizio per tutti i ristretti nei giorni precedenti il Natale.

Infine, grazie al rinnovato finanziamento anche per queste festività dell’Associazione “El Todaro Benefico” e al nuovo contributo dell’associazione “Duri i Banchi” abbiamo procurato dei doni per bambini/bambine per dare la possibilità ai detenuti genitori di dare un dono ai propri figli e figlie durante i colloqui.

 

LE ATTIVITA’ NELLA CASA DI RECLUSIONE DONNE

Anche nel carcere femminile nel corso del 2022, le attività dell’associazione sono state più continue, grazie alla diminuzione della pressione della pandemia, anche se ancora con qualche limitazione nella prima parte dell’anno.

I due progetti che sono ripresi praticamente a pieno ritmo sono stati “La spesina” e il laboratorio “Mani abili”.

Per la spesina due volontarie sono autorizzate ad acquistare per conto delle ristrette alcuni prodotti di cosmetica, profumi, piccoli bijou. Questo è un progetto che realizziamo da molti anni e che ci consente di entrare in relazione con le ristrette.

L’altro progetto, “Mani abili” vede la partecipazione di alcune ristrette che, guidate da una volontaria, imparano a lavorare la lana, a dipingere su stoffa, a creare piccoli manufatti con la carta.  In due importanti occasioni i lavori all’uncinetto hanno assunto un particolare significato come mezzi di comunicazione sociale. L’8 marzo, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, una vera da pozzo all’interno dell’istituto è stata rivestita con una coperta di riquadri di lana colorati confezionati dalle ristrette.

Nella stessa occasione vi è stato un altro importante momento di dialogo tra il carcere e la città: le roselline rosse create dalle ristrette nel carcere della Giudecca sono state collocate in tutte le casse dei punti vendita Coop di Venezia e Mestre con un cartoncino recante la scritta: 8 MARZO TUTTO L’ANNO.

Analogamente il 27 novembre, Giornata contro la violenza sulle donne, un albero nella zona passeggi è stato rivestito di riquadri di lana colorati sormontati da un grande NO alla violenza sulle donne. 

Le ristrette hanno contribuito con gioia a questi progetti, e con lo stesso spirito hanno confezionato delle coperte per i senzatetto per l’associazione “San Vincenzo” di Mestre.

Importante in questo ambito è stato anche un contatto (che speriamo andrà arricchendosi) con una suora missionaria italiana che opera in un carcere femminile nella Repubblica Democratica del Congo: infatti abbiamo inviato alle donne detenute alcuni manufatti modello e una donazione per acquistare i materiali necessari a realizzarli.

Verso fine anno abbiamo iniziato un rapporto di collaborazione con IPAV su sollecitazione della responsabile Roberta Pandolfo per creare una serie di manufatti sia in carcere sia nelle case per anziani di Venezia che saranno poi venduti in occasione di un mercatino natalizio, per autofinanziamento. Il progetto si chiamerà “Gomitolo rosa”

Seppur in maniera ridotta rispetto agli anni precedenti si è riusciti a celebrare la festa dell’8 marzo con piccoli doni, l’omaggio di fiori da Coop e dolci da Caberlotto, il dono e la condivisione collettiva di una torta offerta dalle varie realtà del volontariato. 

 

A marzo è ripreso il laboratorio di riflessione sull’Essere Donna, sul women empowerment, grazie alla socia Anna Manao che ha seguito un corso di formazione su questo tema a livello nazionale.  

Il titolo del laboratorio era Donne in Transizione: il tesoro nascosto ed era 

lo sviluppo di un’azione formativa realizzata dalla Società della Ragione tra giugno e settembre 2021 a cui avevano partecipato le volontarie Daniela Bertoldini ed Anna Manao. Si è proposto un percorso breve molto compatto e strutturato, di self empowerment, teso a sviluppare nella persona l’energia desiderante indispensabile per rintracciare in sé punti di forza, risorse, competenze, capacità di fronteggiare crisi personali, ispirato ai principi di una pedagogia autoformativa che attinge all’esperienza di vita personale, rielaborata in forma narrativa ed autoriflessiva all’interno della dimensione del gruppo.

La metodologia narrativa prevedeva di accompagnare all’interno del gruppo l’attività orale con la scrittura personale, da condividere (liberamente) nel gruppo stesso. Le “regole” per le partecipanti e le responsabili del laboratorio erano: ascolto reciproco, sospensione del giudizio, tutto ciò che accade nel laboratorio, si dice e scrive, è patrimonio del gruppo e rimane riservato

In occasione delle festività natalizie, anche quest’anno grazie a un finanziamento di Coop Alleanza 3.0, abbiamo consegnato a ciascuna ristretta un pacco contenente prodotti alimentari, un piccolo dono  e un calendario personale multireligioso che segnalava le grandi festività delle tre religioni monoteiste e alcune feste civili Italiane; inoltre insieme alle cooperative sociali il Cerchio e Rio Terà dei Pensieri e all’Associazione Fondamenta delle Convertite abbiamo organizzato un pranzo natalizio alcuni giorni prima di Natale. Si è quindi ripresa la tradizione del pranzo tutti insieme nella sala della biblioteca: con grande entusiasmo le ristrette hanno preparato le tavole con decorazioni e segnaposto, le cooperative e le associazioni hanno offerto il pranzo a base di pesce, le bibite, i dolci.

 

LE ATTIVITA’ FUORI DAL CARCERE

Nel 2021 l’associazione aveva reso disponibile il proprio conto corrente bancario per la raccolta fondi di AGGIUNGI 1 POSTO A TAVOLA, attività rivolta al sostegno delle situazioni di disagio economico a seguito del Covid-19 e che ha sostenuto soprattutto la parrocchia della Resurrezione di don Nandino, la Comunità Islamica e la Mensa Papa Francesco per i senza fissa dimora.

Finita l’emergenza Covid, i bisogni di molte famiglie sono rimasti gli stessi o si sono presentate altre situazioni di difficoltà, per cui si è deciso di far rientrare “Aggiungi 1 posto a Tavola” tra i progetti annuali dell’associazione, dandogli così una veste ufficiale, in modo da avere anche la possibilità di partecipare a bandi pubblici non solo legati al tema Carcere.

Anche questo progetto, come altre attività de Il granello di senape, ha trovato il generoso contributo da parte della storica associazione veneziana Duri i Banchi.

Inoltre Il granello di senape ha partecipato a maggio e a ottobre 2022 alle due giornate dell’iniziativa DONA LA SPESA di Coop, raccogliendo al punto vendita di Ca’ Bianca, in collaborazione con la Caritas del Lido di Venezia, moltissimi prodotti alimentari che sono poi stati lasciati a disposizione delle parrocchie dell’isola per la distribuzione alle famiglie in difficoltà economica.

Con AGGIUNGI 1 POSTO A TAVOLA nel corso del 2022 sono stati acquistati e consegnati prodotti alimentari per un ammontare di circa 13.000 Euro.

Per il trasporto e la consegna dei prodotti la cooperativa Il Cerchio ha messo a disposizione un proprio mezzo.

Nella prima parte dell’anno si è continuato e concluso il Progetto finanziato dalla Regione Veneto “Dalla Reclusione alla Restituzione – Esperienze di Giustizia Riparativa Conferencing group.” La formazione doveva consistere in 7 incontri per 3 diversi gruppi di 15 persone ciascuno: cittadini/volontari, operatori di giustizia e autori di reato. Il Granello di senape era presente con la tutor e 5 socie.

Dopo un incontro organizzativo da remoto a giugno 2021, si era tenuto un solo incontro il 26 novembre2021, rimandando al 2022 gli altri 5 che si sono tenuti regolarmente nei mesi di febbraio, marzo, aprile 2022.

Ancora, in collaborazione con Ristretti Orizzonti e la CRVG abbiamo partecipato con una nostra operatrice al Progetto finanziato dalla regione Veneto “Su di noi potete contare” per la creazione di una banca dati delle azioni svolte dagli ETS in Area Penale Esterna nel Veneto, delle loro caratteristiche e dei risultati con esse raggiunti.

Abbiamo anche partecipato a un altro bando con Ristretti Orizzonti e la CRVG dal titolo “Mettiamoci alla prova” ma a tutt’oggi non ne conosciamo i risultati.

 

Il 29 aprile insieme a Emergency – sede di Venezia e di A.N.F. (Associazione Nazionale Forense) Venezia abbiamo organizzato un dibattito dal titolo “La salute degli ultimi fra carcere e periferie del mondo”. Relatori erano Rita Bernardini, presidente dell’Associazione “Nessuno tocchi Caino”, Mimmo Risica, cardiologo, volontario di Emergency, Annamaria Alborghetti, avvocata, componente Osservatorio Interistituzionale per la Salute in Carcere Regione Veneto; Maria Teresa Menotto, volontaria di “Il Granello di Senape.

L’8 giugno insieme a Antigone Veneto, Camera Penale Veneziana e la Coop. Sociale Rio Terà dei Pensieri abbiamo organizzato all’Ateneo Veneto la presentazione di “Il carcere visto da dentro. Presentazione del XVIII rapporto di Antigone sulle condizioni di detenzione in Italia. Relatori Giuseppe Mosconi, Jessica Lorenzon, Margherita Toso e Alessandro Maculan.

Anche quest’anno si è partecipato al Charity Program della Venicemarathon il 23 ottobre con circa 20 podisti che hanno corso per sostenere la raccolta fondi de Il granello di senape finalizzata al finanziamento di progetti nei due istituti.

 

Il 7 Dicembre insieme all’Associazione “Fondamenta delle Convertite” e alla cooperativa sociale “Rio Tera’ dei Pensieri” abbiamo organizzato il tradizionale Concerto di Natale nelle sale Apollinee del Teatro La Fenice; come sempre il pubblico ha accolto l’invito con generosità.

 

Per raccogliere fondi e far conoscere la realtà penitenziaria alla cittadinanza abbiamo anche partecipato ad alcuni mercatini della solidarietà sia al Lido in collaborazione con la Proloco sia a Venezia in collaborazione con la Vetrina del Volontariato.

Infine, grazie all’ospitalità del Teatrino di Palazzo Grassi, il 12 dicembre abbiamo organizzato un pomeriggio di festa dal titolo “Carcere e/è città” che era anche il titolo di un video realizzato dal regista Mattia Berto e dal videomaker Giuseppe Drago che ha aperto la serata. È seguita la lettura da parte dell’attrice Nora Fuser di alcune lettere da “Fine pena ora” di Elvio Fassone e infine un’asta benefica battuta dal regista e attore Mattia Berto. Tutti gli oggetti ed eventi messi all’asta sono stati donati da amici e simpatizzanti, e grazie a un pubblico folto e generoso si è raccolta una somma interessante.

Credo di poter concludere questa relazione con la consapevolezza che pur nelle difficoltà oggettive che incontra quotidianamente, l’associazione riesce a realizzare dei progetti, a dare un aiuto a ristretti e ristrette che devono uscire dal carcere forti di una riflessione sugli errori compiuti e del desiderio di riprendere in mano la loro vita.

Ancora con amarezza segnalo che permane il problema della sede che non riusciamo ad ottenere: questo ci costringe a chiedere ospitalità per le attività di volta in volta dove è possibile, oltre a impedire l’incontro tra i soci per organizzare le attività e lo scambio reciproco,ancora di più impedisce la possibilità di offrire occasioni di volontariato a persone in misura alternativa o in messa alla prova,